Secondo un nuovo studio, le esperienze extracorporee sono la conseguenza di traumi infantili o realtà angoscianti mai risolti.
Le ricerche sulle esperienze extracorporee si susseguono, ma, fino a oggi, non hanno mai fornito conclusioni certe. Uno studio recente, però, ha portato alla luce un nuovo punto di vista, che vede questi avvenimenti come conseguenza di traumi infantili o realtà angoscianti.
Esperienze extracorporee conseguenza di un trauma: lo studio
Le esperienze extracorporee, ossia quelle situazioni in cui sembra di fluttuare all’esterno del proprio corpo e di percepirlo al di fuori da sé, hanno sempre attirato l’attenzione degli studiosi. Eppure, fino a oggi nessuno è riuscito a stabilire con certezza le cause che portano a vivere avvenimenti di questo tipo. Uno studio recente, però, fornisce un nuovo e interessante punto di vista.
La ricerca, condotta dalla Facoltà di Medicina dell’Università della Virginia (Stati Uniti), ha preso in esame più di 500 persone dai 18 anni in su. Ai partecipanti sono stati sottoposti diversi questionari, alcuni inerenti le esperienze extracorporee e altri volti all’analisi delle loro condizioni di salute psico-fisiche.
Dall’analisi è emerso che le prime Out of Body Experience (OBE) si vivono durante l’infanzia, nell’80% dei casi per un totale di 4 episodi. Solo il 20% ne ha avute 5 o più. Nel 74% dei soggetti, il fenomeno è emerso in modo spontaneo, mentre il 9% ha ammesso di averlo vissuto in seguito all’assunzione di sostanze stupefacenti e l’8,2% dopo la meditazione o altre tecniche rilassanti. Solo lo 0,7% l’ha sperimentato ricorrendo all’ipnosi.

Esperienze extracorporee, malattie mentali e traumi
Gli studiosi hanno accertato che la maggior parte di coloro che hanno vissuto esperienze extracorporee hanno avuto o continuano ad avere sintomi di ansia, depressione, dissociazione e altri disturbi mentali. A stupire, però, è stato soprattutto un dato: molte delle persone che hanno sperimentato OBE hanno subito dei traumi durante l’infanzia.
Grazie a questo risultato, i ricercatori hanno potuto affermare che situazioni di questo tipo non sono soltanto un riflesso di una psicopatologia preesistente, ma anche tentativi inconsci messi in atto per allontanarsi da dolore, trauma o altre “realtà angoscianti”. Nello specifico, potrebbero essere una “risposta dissociativa a stress o dolore emotivo travolgenti“.
Di conseguenza, è necessario iniziare a leggere le esperienze extracorporee come conseguenza di eventi infantili spiacevoli e non come malattia mentale.